Era uno di quei momenti, che arrivano
con l’inchiostro che sembri tu una lingua
fuori dal mio letto, nell’ora che apre
alle ansie dei soli, l’unico campanello
illuminato eri tu. Ti vedevo attraversata
dai fiori della veranda, tra un caffè
e un sorriso che inseguiva, quella sera
era coperta dai suoni che la spiaggia
cede alla pineta. Potevi essere vestita
di miele, di niente. Inutile ogni altra parola
saresti emersa dietro una nebbia, ti avrei vista
tra milioni di perché. Solo ora mi accorgo
del mio sguardo, di quanto mi mancasse
il coraggio di prendere le tue scarpe, con tutto
quello che vi era sopra, e andare. Andare
fuori tra la porta e un altro mare, andare.
Tutto questo era bellissimo, era un fianco
che ci apparteneva. Dietro la nuvola, ora
galleggia la mia vita, si consuma, ahimè
dentro una spruzzata di brut. Tutto questo
era bellissimo, tu eri nera più del furore, eri
bionda e saponata, eri che sembravi la fine
di una mattinata. Tu eri la davanti al banco
su un lato, verso la finestra, china sulla bevuta
di una Cristal. Eri là, in braccio al mio sorriso
eri là, con in mano l’ennesimo Mojito.
Autore: Masser