Quello dei primo di Luglio del ’17
fu un giorno intero, intero con la sua notte.
Apparve due volte almeno, scappavo
dallo specchio che eri tu. Capisco i giorni
che si credono tondi, per essere
in definitiva cechi e sordi, della stessa vita
che li ha fatti con luce caduta addosso.
Fiori come semi delle proprie ginocchia,
soffocare a baciarsi, con la propria pelle
per farla esplodere, quando brilla luce di farfalle.