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A PAOLA, UNA PUTTANA
9 Dicembre 2024
+ – =
16 Dicembre 2024

ELLA

Mi piace il tuo modo, capire

come sei fatto, ed io

mi ci vado a infilare, prima che

arrivi il momento

che mi farai soffrire.

Salterai a conclusioni, in fondo c’è

un timone amico di tutti.

Soffrire è la faccia bella

del tuo salire.

Da quello che vedo io

una certezza no

non ce l’ho.

Si lo so

comprenderai.

Comprenderai, ne sono certa.

Vedere

quella che è

la realtà

ma dove sta ?

Alle misure posso decidere

sbagliando.

Sbagliando, perché no.

Mi terrorizza essere

una qualche lacrima, tienitela in mano

bevila con l’orzo e il caffè.

Scappare è la via di fuga

di quelle giornate che vanno a picco

da sole.

Scappare è poco

se ci pensi è veramente poco

ma

a me piace

piace pure a te, vero ?

Con te sono coinvolta

mi sto fidando

voglio morire, morire

ma ridendo.

Annullo i miei soliti meccanismi difensivi

li annullo

sono la

tra le sponde e una fascina di grano

ridotto in polvere

e scatole di rigatoni.

Tu vuoi

pizzicarmi il culo ?

Tirare via

i miei segreti ? 

Le fasce elastiche

depositate nella cassaforte

color crema

in fondo, vicino la riserva.

A me le ferite,

prego

diventino presto cicatrici

stiracchiate

su ci pianto molle

per salire al piano due.

Lanciami sciolto

con i pennelli in mano

il celeste con il giallo

il rosso e un pezzo di vitaccia mia.

Vivo con la paura di cadere, proprio no.

Ma vivi cazzo !

Che aspetti ?

Vivo con la paura di soffrire

e meno male.

E dico no.

Si

è sicuramente possibile

solcare la neve, salire sul tuo letto

dalla finestra

te lo garantisco.

Possibile non capisci ?

Possibile

è diventare assurdi agli occhi

dei miei viali

tra le scoline e un bel fiorire.

Parlami con la pancia, il cervello no

limita, con la pancia invece

prende un’ala di vita

e va.

Di me hai ricevuto una risonanza muscolare

da lasciarci il fiato

tu sei la mente

di tanti futuri.

Mi piacciono di te

alcuni momenti taluni disagi.

Ho imparato a dirlo

mi dici tu.

Capire una persona

sai

faccio tanta fatica

molto meglio farci i conti

così, così e così.

Sai un cosa ?

Starti vicino è bello.

Ho provato un male devastante

un’aria incazzata.

Mi è piaciuto di più che tu

sei rimasta

femmina

forte e chiara.

Sai ti dico le cose

no perché tu le debba cambiare

ma per potertele regalare

e poi …

fanne quello che cazzo vuoi.

Ho deciso

ho capito, solo questo so

solo questo penso

mi godo la tua presenza

godo quando diventerai essenza.

Quando ti chiamo

tu parlami. Parlami

parlami…

 

 

 

 

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