Al mondo non si comanda
si ubbidisce. E se
le partenze fossero foglie che si adagiano
nella tasca e noi
fossimo piegati e riposti
vicino le canottiere negli armadi
delle doppie stagioni ?
In quella precisa circostanza
dimmi, che Rum berresti?
Partenze e ritorni vivono di bisogni
di mari confiscati
agli attraversamenti notturni.
Ognuna di queste vie mette soggezione
ognuno di questi solchi
prende forma
tutte le volte che scarichi
all’acqua comune
il passaporto della tua infanzia.
Siamo ciambelle
belle e fatte
siamo paure e pure pagnotte
che si somigliano. Siamo cuori che violano
la velocità del suono
siamo frattaglie di occhi, siamo sorsate
melanconiche.
Siamo domande e programmi
che cambiano, siamo a chiedere per piacere.
Siamo a pescare
tra le onde o direttamente al mare ?
A me piace restare
a guardare il tuo sedere
riempire il mondo. Sapere che tu hai
una parte di me
che viaggia
e resta al suo posto
contemporaneamente.