Avevo voglia di un panno
caldo, una lingua infuocata
sulla faccia a tirare fuori gli occhi
fuori dentro la finestra. Sull’angolo
del bagno, là dove entrava uno spiffero
dalla Maiella l’acqua correva con tutta
la sua fretta nelle tubazioni ossidate e noi
con le facce sudate destavamo
improvvisazione. Una coperta in più
sul letto serve sempre, prenotati un panino
e una bottiglia di vino, viaggia
fin dove la mattina ritira le sue ore, potrebbe essere
una ripetizione di un fiocco di neve infantile
ed invece sai per certo che il prezzo si sottrae
alla stagione, diventa tara per sempre
ma, sembra fingere un vuoto
di qualche zero e più si allontana più il nero
della mia anima si mischia ed io
ti guardo accesa e spenta assieme.